La diga di Ridracoli è una struttura imponente situata nei pressi dell’abitato di Ridracoli, a Bagno di Romagna (FC), che sbarra il corso del fiume Bidente. È una delle più grandi e significative dighe dell’Emilia-Romagna e dell’Italia settentrionale.
Caratteristiche Tecniche
Struttura
La diga di Ridracoli è una diga ad arco-gravità, combinando le caratteristiche di entrambe le tipologie per massimizzare la resistenza. Le dighe ad arco trasferiscono il peso alla parete rocciosa circostante grazie alla loro forma curva, mentre le dighe a gravità, più massicce, resistono per il loro peso. La struttura è alta 103,5 metri con una larghezza alla base di 36 metri e una larghezza di 10 metri al camminamento superiore. L’arco della diga è lungo 432 metri, con un volume totale di 600.000 metri cubi di calcestruzzo. La diga è composta da 27 conci posati su un pulvino che segue il profilo della diga con spessore variabile.
Impianti di Presa dell’Acqua
Gli impianti per la presa dell’acqua si trovano nella spalla destra della diga. L’acqua viene prelevata attraverso due imbocchi situati a 50 metri di distanza verticale l’uno dall’altro, per ottimizzare le condizioni di temperatura e torbidità. L’acqua viene poi inviata all’acquedotto della Romagna.
Acquedotto della Romagna
L’acquedotto ha una condotta principale lunga 33 chilometri, con una capacità di 3000 litri al secondo. È gestito da Romagna Acque S.p.A. e serve cinquanta comuni nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e la Repubblica di San Marino, fornendo acqua a circa un milione di persone.
Curiosità
Film e Videoclip
La diga di Ridracoli è stata location per diverse produzioni cinematografiche e musicali. Nel 1996, alcune scene del film “Vesna va veloce” sono state girate presso la diga. Nel 2014, Vasco Rossi ha girato il videoclip della canzone “Come vorrei”, primo singolo estratto dall’album “Sono innocente”.
Storia dell’Opera
Il progetto dell’acquedotto della Romagna, che avrebbe portato alla costruzione della diga di Ridracoli e del relativo lago artificiale, è iniziato nei primi anni sessanta. La progettazione specifica della diga risale al 1974. La scelta del luogo dove costruire la diga fu basata su diversi criteri:
- Assenza di Insediamenti: l’area selezionata era priva di insediamenti urbani e produttivi, garantendo la qualità delle acque.
- Morfologia del Terreno: la zona presentava strati impermeabili che facilitavano la raccolta dell’acqua.
- Dislivello Adeguato: il dislivello naturale consentiva una distribuzione agevole dell’acqua.
- Posizione Centrale: la posizione era approssimativamente centrale rispetto ai comuni che l’acquedotto avrebbe servito.
Fasi di Costruzione
Le opere di consolidamento dei versanti e di scavo sono state eseguite tra il 1976 e il 1979. Queste opere includevano:
- Scavo con esplosivi: sono state utilizzate oltre 170.000 tonnellate di esplosivo per scavare i versanti della montagna, rimuovendo circa 1,1 milioni di metri cubi di roccia arenacea e marna.
- Ancoraggi: a causa della natura friabile e poco stabile della roccia, sono stati applicati 543 tiranti di ancoraggio, ognuno lungo 37 metri e fissato con bulbi di ancoraggio in cemento armato.
La costruzione vera e propria della diga, terminata nel 1982, ha visto l’uso di materiali inerti con granulometria variabile. Il calcestruzzo è stato rinforzato con barre metalliche in acciaio.
Materiali e Logistica
Il costo della costruzione fu aumentato dalla necessità di trasportare i materiali da lunghe distanze:
- Sabbie: provenivano dalle cave di San Bartolo di Ravenna.
- Ghiaia: veniva trasportata dai fiumi Marecchia, Metauro e Tevere.
Gli inerti, una volta ripuliti, venivano mescolati con cemento nelle giuste proporzioni, controllate elettronicamente. La miscelazione avveniva tramite tre betoniere da tre metri cubi ciascuna. Il getto del calcestruzzo avveniva tramite benne da cinque metri cubi, trasportate mediante due teleferiche che partivano dalla spalla sinistra della diga. La posizione della teleferica era controllata da un carro mobile sulla spalla destra. Una volta scaricato, il calcestruzzo veniva assestato mediante vibrazioni prodotte da quattro vibratori idraulici.
Conclusione
La diga di Ridracoli rappresenta un’importante opera ingegneristica non solo per la sua imponenza e le tecnologie utilizzate nella costruzione, ma anche per l’importante ruolo che svolge nella gestione delle risorse idriche della regione. La scelta accurata del sito, le complesse operazioni di scavo e consolidamento, e l’uso di materiali specifici per garantire la stabilità della struttura sono testimonianze dell’attenzione ai dettagli e della competenza tecnica impiegata in questo progetto. Tuttavia, è anche un punto di interesse culturale e turistico grazie alla sua rilevanza storica e scenografica.
Lago di Ridracoli
Il Lago di Ridracoli è un lago artificiale creato dalla costruzione della diga di Ridracoli sul fiume Bidente, situato nel comune di Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena. Questo bacino è una delle risorse idriche più importanti per la regione dell’Emilia-Romagna e serve un ampio territorio, fornendo acqua potabile a numerosi comuni e alla Repubblica di San Marino.
Caratteristiche del lago
- Origine. Il lago è stato creato negli anni ’80 con la costruzione della diga di Ridracoli, completata nel 1982.
- Superficie. La superficie del lago varia a seconda del livello dell’acqua, ma può raggiungere diverse centinaia di ettari.
- Capacità. Il volume d’acqua che può essere contenuto nel lago è significativo, rendendolo una riserva essenziale per l’approvvigionamento idrico della regione.
- Profondità. La profondità del lago può variare, con punti che raggiungono diverse decine di metri.
Funzioni del lago
- Approvvigionamento idrico: il principale scopo del lago è fornire acqua potabile tramite l’acquedotto della Romagna, che serve circa un milione di persone. L’acqua viene prelevata da due imbocchi situati a diverse altezze per ottimizzare la qualità dell’acqua in termini di temperatura e torbidità.
- Energia Idroelettrica: la diga è anche utilizzata per la produzione di energia idroelettrica, contribuendo alla produzione di energia rinnovabile nella regione.
- Gestione delle piene: il lago funge anche da bacino di contenimento per le piene del fiume Bidente, contribuendo a mitigare i rischi di inondazioni a valle.
Turismo e Ambiente
Il Lago di Ridracoli è diventato una meta turistica popolare. Offre numerose attività ricreative come escursioni, gite in barca, pesca sportiva e visite guidate alla diga. Presso il lago è situato l’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, un museo che offre approfondimenti sulla storia della diga, la gestione delle risorse idriche e l’ambiente naturale circostante.
Il lago e la sua area circostante fanno parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una riserva naturale che ospita una ricca biodiversità e offre numerosi percorsi naturalistici.
Il Lago di Ridracoli rappresenta un esempio di come un’infrastruttura ingegneristica possa integrarsi con l’ambiente naturale, offrendo benefici sia funzionali che ricreativi alla comunità.