Dove oggi sorge il Night Crazy Love, una nota attrazione a Rimini dal 1980, un tempo si trovava un luogo molto diverso: il planetario di Primo Forcellini.
Primo Forcellini, muratore sammarinese con una grande passione per l’astronomia e la meccanica, visitò nel 1963 il planetario di Milano, rimanendo affascinato dall’edificio. Colpito da quell’esperienza, decise di costruire un planetario nella sua città. Inizialmente propose il progetto a San Marino, ma ricevette un rifiuto. Nonostante ciò, Forcellini non si scoraggiò e trovò la posizione perfetta a Rimini, in viale Rimembranze n. 8, per realizzare la sua visione.
Cos’è un planetario?
Il planetario è un edificio con una cupola interna su cui vengono proiettate immagini di stelle e corpi celesti, simili agli antichi globi celesti. Questi strumenti riproducono i movimenti delle stelle e dei pianeti, permettendo agli spettatori di osservare il cielo come se si trovassero all’aperto. È diverso da un osservatorio astronomico, che invece è dedicato all’osservazione diretta dello spazio tramite telescopi.
Il planetario di Forcellini nacque nel 1963, ispirandosi al primo planetario moderno, realizzato in Germania dalla Zeiss nel 1919. L’Italia ricevette uno di questi planetari come risarcimento post-bellico, e nel 1928 venne installato il primo planetario a Roma. A seguire, nel 1930, fu inaugurato a Milano il primo planetario italiano costruito appositamente, con una cupola di 20 metri di diametro e una capacità di 350 persone.
Lo storico planetario (documentazione fotografica realizzata da Davide Minghini e conservata nell’archivio della Biblioteca Gambalunga, Rimini)
L’inaugurazione del planetario di Rimini
L’inaugurazione del planetario di Forcellini avvenne il 23 giugno 1963. L’atmosfera era festosa, con il balconcino decorato da bandierine e il nastro tricolore che chiudeva l’ingresso. Tuttavia, l’evento fu un fallimento dal punto di vista dell’affluenza: l’unico partecipante era un signore incaricato di verificare le tasse erariali sui biglietti. Nonostante questo, Forcellini spiegò con entusiasmo il funzionamento del planetario e i suoi progetti futuri, raccontando di come il meccanismo mostrasse i movimenti degli astri da un punto di vista esterno alla Terra.
Chi era Primo Forcellini?
Primo Forcellini nacque l’8 aprile 1897 a Coriano, in provincia di Rimini, da una famiglia di contadini di San Marino. Dopo aver lasciato la scuola a una giovane età, lavorò come garzone e manovale in diversi cantieri in Italia e all’estero. Nel 1938, durante una visita alla fiera di Milano, scoprì il planetario e ne rimase talmente colpito che decise di studiare astronomia e meccanica celeste per costruirne uno a sua volta.
Nonostante il rifiuto da parte di San Marino, Forcellini si trasferì a Rimini e nel 1960 affidò il progetto del planetario all’ingegnere Antonio Collinucci. Il planetario venne completato nel 1963: con una cupola di 12 metri di altezza e un diametro di 18 metri, poteva ospitare 150 persone.
La visibilità mediatica e il declino
Nonostante il fallimento dell’inaugurazione, il planetario di Forcellini attirò l’attenzione dei media, con un servizio della Settimana INCOM e articoli sulla Domenica del Corriere. Tuttavia, i visitatori furono pochi e, nonostante l’entusiasmo di Forcellini, i guadagni furono minimi.
Il suo sogno si concluse con una perdita economica, ma egli non si arrese, continuando a progettare nuove invenzioni come un orologio-faro.
Primo Forcellini morì il 30 dicembre 1973, e il planetario cessò di esistere. Nel 1980, il Night Crazy Love prese il posto della sua ambiziosa opera.